"Mi spiace per la discussione, sarà il caldo che mi fa impazzire".
È uno stereotipo noto quello secondo cui le persone, con l’arrivo del caldo intenso, tendano a essere più irritabili. Molti di noi si sentono nervosi e più inclini a discussioni anche per questioni di poco conto. Non è solo una sensazione soggettiva: il caldo può davvero influenzare il nostro equilibrio psicologico e aumentare i livelli di stress e ansia.
Quando la temperatura esterna è molto alta, il nostro corpo deve attivare una serie di meccanismi per mantenere stabile la temperatura interna.
Questo processo, ovvero la termoregolazione, richiede uno sforzo fisiologico importante. La fatica che fa il nostro organismo ha un impatto anche sul cervello, che riceve segnali di “allerta” legati al pericolo di surriscaldamento.
Il risultato è un’attivazione più frequente del sistema nervoso simpatico, responsabile delle risposte di emergenza (attacco, fuga, o congelamento). È lo stesso sistema che entra in azione quando siamo in ansia o sotto stress. Questo stato di allerta costante riduce la nostra capacità di mantenere la calma e gestire con lucidità situazioni anche banali.
Studi neuroscientifici mostrano che l’eccesso di calore può influenzare diverse funzioni cognitive ed emotive:
In questo stato alterato, siamo più portati a reagire d’istinto piuttosto che con razionalità. È più difficile “contare fino a dieci”, perché le risorse cognitive sono impegnate nella gestione dello stress fisico. Discussioni su questioni semplici - cosa mangiare, dove andare, come organizzare la giornata - diventano rapidamente conflitti accesi. Anche in vacanza.
Inoltre, il caldo può aumentare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e interferire con la produzione di serotonina, che contribuisce alla regolazione dell’umore. Questo crea un terreno favorevole a nervosismo, inquietudine, irritabilità, ma anche ansia e malinconia.
Se senti sopraffazione e ansia nelle giornate torride, potresti adottare questi accorgimenti:
Quando senti il cuore accelerare, cerca un posto tranquillo e prova a fare qualche respiro profondo e lento, inspirando dal naso per 4 secondi, trattenendo l’aria per 4, e poi espirando lentamente dalla bocca per 6 secondi. Questa tecnica aiuta a calmare il sistema nervoso.
Evita sbalzi di temperatura troppo bruschi, come entrare e uscire continuamente da ambienti molto condizionati. Prova piuttosto docce tiepide o bagni ai polsi e al collo, dove passano le arterie principali.
Forse è scontato, ma ricordati di bere acqua anche se non hai sete, perché la disidratazione peggiora la sensazione di stanchezza e irritabilità.
Se ti è possibile, cerca di rimandare attività impegnative alle ore meno calde, o alterna momenti di movimento a pause all’ombra.
Se hai già una tendenza all’ansia, il caldo torrido può scatenare veri e propri attacchi di panico, soprattutto quando sei fuori casa e ti senti vulnerabile.
Preparare sempre con te acqua fresca e qualche bustina di zucchero può aiutare a gestire i sintomi fisici (come il senso di svenimento o il tremore), ma è importante ricordare che il caldo non è l'unica fonte di malessere: l’ansia amplifica le sensazioni fisiche e può farti interpretare normali segnali corporei come segnali di pericolo imminente.
Il pensiero catastrofico (cioè l’idea che “sta succedendo qualcosa di gravissimo”) è una trappola mentale molto comune negli attacchi di panico. Sapere che questi pensieri sono frutto di un’allerta eccessiva del cervello, non di una reale minaccia, può aiutarti a prenderli con più distacco.
Fonti
Baecker, L., Iyengar, U., Del Piccolo, M. C., & Mechelli, A. (2025). “Impacts of extreme heat on mental health: Systematic review and qualitative investigation of the underpinning mechanisms.” The Journal of Climate Change and Health, 22, 100446. https://doi.org/10.1016/j.joclim.2025.100446
Pappas, S. (2024, June 1). How heat affects the mind. Monitor on Psychology, 55(4). https://www.apa.org/monitor/2024/06/heat-affects-mental-health