Succede ogni giorno, in contesti diversi.
Ci viene chiesto “Come stai?” e rispondiamo “Bene, grazie” in modo automatico, anche quando non è completamente vero. Succede al supermercato, per cortesia; con gli amici, per evitare di sembrare pesanti; sul lavoro, per paura di mostrarsi vulnerabili.
Ma la verità è che tutti attraversiamo momenti difficili, e concederci il diritto di essere sinceri, almeno con le persone giuste, potrebbe aiutarci a vivere relazioni più autentiche, migliorare il nostro benessere emotivo e anche a trovare conforto.
Non c’è nulla di sbagliato nel dire “oggi non è una gran giornata”. Anzi, potrebbe essere il primo passo per sentirci davvero ascoltati e favorire una maggiore consapevolezza emotiva.
Naturalmente il contesto e il rapporto con l’interlocutore giocano un ruolo enorme sul come rispondiamo.
Fingere di stare bene è un meccanismo che molte persone adottano per diverse ragioni.
Sicuramente la cultura contemporanea ha un ruolo: essa mette al primo posto felicità, benessere e successo e ci chiede (anzi pretende) di essere, o meglio di mostrarci, sempre “al top”. Ammettere momenti di difficoltà psicologiche ci potrebbe allontanare dalle aspettative che la società impone.
I motivi, però, possono essere anche di natura più personale.
Fingere che tutto vada bene può essere faticoso e controproducente: mentire sulle difficoltà che si stanno attraversando o negare che ci siano non fa che ritardare l’opportunità di affrontarle davvero e risolverle.
Potrebbe sorprenderti scoprire che essere autentici ti permetterà di costruire relazioni interpersonali più solide e profonde e che essere sinceri può incoraggiare gli altri ad aprirsi, creando un ambiente di fiducia e supporto in cui poter condividere le difficoltà emotive e trovare comprensione.
Quindi:
Condividere con gli altri che si sta vivendo un momento difficile non è semplice. Per questo è fondamentale trovare le persone giuste e il contesto adeguato per esprimere ciò che sentiamo.
Non sempre gli interlocutori che scegliamo e le circostanze in cui ci troviamo permettono di ricevere il sostegno che cerchiamo.
In questi casi, ci si può rivolgere a un professionista.
Infatti, aprirsi è un percorso, e non deve avvenire forzatamente o con chiunque.
Se ne senti la necessità, una terapia psicologica potrà offrirti un ascolto sincero e strumenti per affrontare le difficoltà, aiutandoti a comprendere e gestire le emozioni in modo più efficace.
FONTI
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