Per la giornata mondiale dell’eliminazione della violenza contro le donne, vogliamo provare a spiegare le motivazioni psicologiche sottostanti il mantenimento delle relazioni di abuso, in altre parole, contestualizzare la ragione che porta molte donne a rimanere in rapporti in cui subiscono violenza. E no, il motivo non è riconducibile alla loro debolezza.
La violenza domestica è un insieme di comportamenti abusivi in una relazione che viene adoperato da un partner per ottenere o mantenere il potere e il controllo sull’altro.
La violenza domestica è, però, un fenomeno di genere, in quanto nella maggioranza dei casi descrive uomini che agiscono violenza su donne.
Essa può consistere in azioni o minacce di azioni fisiche, sessuali, emotive, economiche, psicologiche o in altri modelli di comportamento coercitivo. Sono compresi tutti i comportamenti che intimidiscono, manipolano, umiliano, isolano, spaventano, costringono, minacciano o feriscono la vittima. Infatti, non si limita all’uso di violenza fisica, ma il suo mantenimento comprende varie forme di abuso emotivo, quali l'intimidazione o le azioni di controllo, con l'obiettivo di isolare la persona dalla famiglia e dagli amici.
Questo insieme di meccanismi rende la persona vittima di violenza scoraggiata ad allontanarsi per vari motivi, tra cui la paura che le minacce di morte del partner abusante possano effettivamente verificarsi. Inoltre, le persone che subiscono abusi spesso tendono a vergognarsene e a colpevolizzarsi dell’accaduto, contribuendo al loro isolamento.
Nel 2023 le richieste di assistenza per casi di violenza domestica sono state circa 14.000, dato che rappresenta probabilmente una sottostima, considerata la ritrosia a denunciare.
In più del 60% dei casi, l’autore era una persona vicina alla vittima, in particolare ex marito/partner.
In 2 casi su 5 risultavano minori coabitanti, configurando uno scenario aggiuntivo di maltrattamento infantile.
La violenza domestica non è un problema di ciascuna singola donna, ma un tema collettivo che parla della società, nella sua interezza. Ognuno di noi, con ascolto e presenza, può essere parte del cambiamento, contribuendo a far sentire le donne meno sole e giudicate. Imparare a conoscere i meccanismi della violenza è il primo modo per aiutarle davvero, e cercare di cambiare noi stessi, insieme al mondo che abitiamo.
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