Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi e intensi di paura che possono colpire chiunque, anche in assenza di diagnosi di disturbo mentale. Sono caratterizzati da comparsa improvvisa di paura intensa e di relativi correlati fisici apparentemente
senza motivo. I sintomi vengono spesso interpretati come appartenenti a malattia fisica e la loro comparsa è associata all'evitamento delle situazioni in cui si sono precedentemente manifestati.
È bene sottolineare che l’attacco di panico non è di per sé una diagnosi, ma un insieme di manifestazioni (diversamente dal disturbo da attacchi di panico, che per ora non affronteremo). Secondo il DSM-5-TR un attacco di panico consiste nella comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il picco in pochi minuti, periodo durante il quale si verificano almeno quattro dei seguenti sintomi:
Questi sintomi possono essere così intensi da far pensare a chi ne soffre, tipicamente, di avere un infarto o di impazzire. Tuttavia è importante sottolineare che gli attacchi di panico non sono pericolosi per la vita.
Nonostante l'ansia e gli attacchi di panico siano spesso associati, ci sono differenze chiave tra i due:
- L'ansia tende ad essere una reazione più graduale e costante a situazioni stressanti o preoccupanti, mentre gli attacchi di panico sono improvvisi e raggiungono il picco massimo entro pochi minuti. Gli attacchi di panico sono quindi un fenomeno più acuto dell'ansia.
- Gli attacchi di panico sono spesso caratterizzati da sintomi fisici intensi e specifici che non sempre si presentano con l'ansia.
- L'ansia può essere legata a situazioni o eventi che sono noti e spesso è una risposta di natura anticipatoria, gli attacchi di panico possono invece verificarsi senza un apparente fattore scatenante.
- Gli attacchi di panico durano pochi minuti, in alcune rare casistiche fino a una trentina di minuti, mentre l'ansia può persistere per periodi prolungati.
Se gli attacchi di panico dovessero diventare frequenti, è consigliato rivolgersi ad uno psicoterapeuta. In particolare, la psicoterapia cognitivo-comportamentale si è rivelata molto efficace per questo tipo di sintomi, di cui un aspetto chiave è, generalmente, aiutare la persona a esporsi gradualmente alla situazione che genera attacchi di panico, perché l’evitamento mantiene il sintomo. Un altro tipo di strategia consiste nel focalizzarsi sulla respirazione per ridurre i sintomi fisici dell'attacco di panico: respirare lentamente, profondamente e utilizzando le pause giuste aiuta a far diminuire i sintomi somatici più debilitanti, come la tachicardia.
In conclusione, conoscere gli attacchi di panico e i sintomi relativi è un passo fondamentale verso la loro gestione. Attraverso la combinazione di psicoterapia, alcune tecniche di rilassamento e, se necessario, interventi farmacologici, è possibile ridurre significativamente la loro frequenza e l'intensità: gli attacchi di panico possono capitare a tutti e sono affrontabili!
Bibliografia