Siamo nati tutti monogami? Sguardo sui diversi tipi di relazione

La maggior parte delle coppie nei paesi occidentali si definisce monogama, struttura cioè la propria relazione sulla base dell’esclusività reciproca. Ciononostante, è bene sottolineare che esistano diversi altri modi per stare in relazione. In questo articolo ne illustreremo alcuni.

Cos’è la monogamia?

Intanto iniziamo col dirci cos’è la monogamia. Con il termine monogamia s’intende una relazione coniugale con una sola persona, ma il termine comunemente abbraccia anche un tipo di relazione in cui vi è esclusività sia romantica che sessuale. La forma più comune è la monogamia seriale, nella quale si hanno diversi partner nel corso della vita, ma soltanto uno per volta. Differentemente dalla monogamia tradizionale, che riguarda un impegno di lunga durata o a vita con una persona, la monogamia seriale comprende l’eventualità della rottura e, dunque, di intraprendere nuove relazioni monogame dopo la fine delle precedenti.

Quali altri tipi di relazioni esistono?

Ma arriviamo al dunque, esistono diversi tipi di Non Monogamie Consensuali che si differenziano tra di loro per le diverse caratteristiche sulle interazioni sessuali e/o romantiche con altre persone. Fra esse si annoverano:

  • poliamore: creazione di legami amorosi (con la possibilità che siano di natura sessuale) con più di una persona contemporaneamente;
  • scambismo: relazione romantica tra due persone con la possibilità di sperimentare interazioni di natura esclusivamente sessuale con altri, solitamente partecipando in coppia;
  • relazioni aperte: ampia categoria per definirsi non monogami, solitamente prevede esclusività emotiva all’interno di una coppia che è, però, libera di instaurare legami di natura sessuale con altri.

Questi tipi di relazione nascono da una negoziazione e un reciproco accordo tra due, o più persone, riguardo “le regole” da seguire rispettivamente per non tradirne la fiducia. Avere una relazione non monogama, infatti, non vuol dire esentarsi dal rispetto della persona con cui si entra in relazione, ma cercare insieme all’altro quali sono i confini entro cui poter esprimersi, sempre all’insegna del consenso.

Perché spesso queste relazioni non ci sembrano “normali”?

Partiamo, anzitutto, da come definiamo qualcosa come “normale”.

Attraverso le norme sociali, le persone definiscono quali sono i modi appropriati di comportamento all’interno del proprio gruppo. Questo insieme di conoscenze rispetto al “cosa sia normale” nasce dal conformismo verso il comportamento praticato dalla maggioranza, al fine di mantenere buone relazioni con il gruppo e non correre il rischio di esserne estromessi.

Perciò la mononormatività, ovvero la norma sociale che prevede l’instaurarsi di relazioni monogame, è un dato culturalmente trasmesso. È importante sottolineare che parte di queste regole siano state applicate con un doppio standard di genere, per il quale è tollerabile che un uomo abbia interazioni sessuali - persino romantiche - al di fuori della coppia, mentre per la donna non lo è.

Anche se le norme sociali tendono ad essere stabili esse cambiano con il variare delle circostanze, come è accaduto negli ultimi decenni con il passaggio dalla monogamia tradizionale alle più frequenti relazioni di breve durata, e all’accettazione della sessualità occasionale.

Il superamento di alcune norme rigide in ambito relazionale sta facendo emergere diverse possibilità in cui una persona o una coppia possono ricercare una maggior soddisfazione autentica.

Purché si tratti di una relazione etica nella quale ci sia rispetto delle regole, parità di genere e consenso, anche queste nuove forme di relazione possono diventare legittime e “normali”.

Come posso instaurare questo tipo di relazione con un partner?

L’identità sessuale e relazionale di ciascuno di noi è complessa, pertanto non possono esistere regole o standard da raggiungere per poter definirsi non-monogami. Si tratta piuttosto di aprirsi con il proprio partner per conoscere e far conoscere i propri bisogni e desideri, in modo da trovare dei compromessi che possano essere di volta in volta ridiscussi per individuare la miglior forma di relazione per tutte le parti.

Le forme di relazione descritte prima sono solo delle categorie linguistiche, ma ogni coppia potrà trovare la formula che rispecchi al meglio le proprie necessità e rispetti i limiti dell’altro.

Di seguito alcuni consigli utili per chi si addentra nel mondo delle non-monogamie:

  • comunica con onestà e sufficiente tempestività i tuoi pensieri e desideri sulla relazione;
  • rispetta i tempi di tutte le parti, cambiare modalità relazionale è un passaggio delicato e può richiedere tempo;
  • normalizza i sentimenti di gelosia, qualora emergano in una relazione recentemente aperta.

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Scritto da Giulia Valentino
Tirocinante Team G.A.P. - Psicologa in formazione
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